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Essere narcisisti oggi
Cosa significa essere narcisisti in una società molto individualista quale la nostra?
Un termine usato e abusato ai nostri giorni è “narcisista”. Ma cosa significa esattamente questo termine in psicologia?
Occorre distinguere il narcisismo cosiddetto “sano” dal narcisismo patologico; qual è il confine tra i due stati?
Una dose di narcisismo sano ci aiuta a volerci bene, a coltivare una autostima realistica che ci permette di affrontare in maniera equilibrata le vittorie e le sconfitte della quotidianità, a relazionarci con gli altri con obiettività, preservando la nostra identità, senza diventare troppo condiscendenti mortificando le nostre convinzioni personali.
Il narcisismo sconfina nella patologia quando l’individuo rimane ancorato esclusivamente ai propri bisogni;
l’altro viene continuamente svalutato: “Non ho bisogno di nessuno. Ho tutto ciò di cui ho bisogno” è il motto del narcisista, che nega la dipendenza dagli altri e si rifugia nella sua onnipotenza. In realtà il narcisista è una persona profondamente sola, che allontana tutto e tutti per difendersi da una realtà pericolosa che in ogni momento potrebbe invalidare la sua traballante autostima. Di conseguenza, è carente nelle relazioni interpersonali, incapace di vera intimità, perché fondamentalmente non si fida dell’altro. Tutto ciò viene abilmente celato dietro una maschera dai modi accattivanti, per queste persone è importante presentarsi al meglio e piacere a tutti i costi, far credere di essere il migliore di tutti. Per cui i narcisisti appaiono apparentemente persone ben adattate, sicure di sé e realizzate. Spesso non sono consapevoli del vuoto di valori che si portano dentro, al punto che raramente ammettono di sentirsi “sbagliate” e altrettanto raramente chiedono aiuto allo psicologo.
La società in cui viviamo incoraggia questo modo di essere al punto che i narcisisti malati rimangono inindividuabili, la loro modalità di avvicinarsi agli altri solo per prendere ciò di cui al momento hanno necessità quasi giustificata. Lo scrive efficacemente Zigmunt Bauman, filosofo di origine polacca, nel famoso libro “ La società liquida”.